Agrobiodiversità

Un viaggio tra leguminose, cereali e foraggere di Puglia: il progetto SaVeGraINPuglia

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Agrobiodiversità

Ancora fino agli anni ’40 del secolo scorso in Italia si coltivavano oltre 400 varietà di frumento, mentre solo nell’ultimo ventennio la presenza di vecchie varietà si è ridotta all’1-3% con una perdita significativa della diversità genetica.

La diffusione di monocolture delle varietà migliorate con caratteristiche più confacenti alle richieste dell’industria alimentare ha avuto il merito di esaltare l’aspetto produttivo, ma ha causato una drastica riduzione delle risorse genetiche. 

Nell’ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale l’Unione Europea ha da tempo destinato fondi diretti alla tutela della biodiversità vegetale ancora presente sul territorio. La comunità scientifica e produttiva e i politici più attenti hanno promosso azioni di recupero delle varietà, razze e popolazioni locali pugliesi incentivando la permanenza nei territori dove gli agricoltori da tempo le coltivano e mettendo in atto la conservazione dei campioni di granella presso banche del seme.

Il filmato presenta il progetto SaVeGraINPuglia, realizzato proprio nell’ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale europei seguendo i dettami del Piano Nazionale della Biodiversità di interesse Agricolo (Puglia, PSR 2007/2013, mis. 214/4a e PSR 2014-2020, mis. 10/10.2). 

Realizzato da Eugenio Manghi ed Annalisa Losacco, il filmato ha coinvolto fotografi e documentaristi di prestigiose testate nazionali naturalistiche e narra fondamentalmente la biodiversità del territorio regionale e l’opera degli agricoltori che hanno garantito la sopravvivenza di varietà locali di leguminose, cereali e foraggere in specifici areali della Puglia.

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