Agrobiodiversità

Microortaggi di piante oleaginose: promettente fonte di acidi grassi essenziali

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Cosa sono i microortaggi?

Sono plantule raccolte pochi giorni dopo la germinazione e ottenute da semi di piante  normalmente consumate nella forma matura. Da semplici curiosità culinarie, proposte alla fine degli anni Ottanta da chef californiani per guarnire ed abbellire i loro piatti, i microortaggi sono diventati oggetto di crescente interesse per la capacità di fornire composti benefici per l’uomo, quali vitamine, carotenoidi, fenoli, glucosinolati, spesso presenti in quantità superiori a quelle dei corrispondenti prodotti maturi. 

Nel contributo sono riassunti i risultati di un gruppo di ricercatori dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, i quali hanno avviato la coltivazione di microortaggi di piante oleaginose, quali soia, lino, chia, girasole e colza, analizzando successivamente la loro componente lipidica mediante tecniche di indagine avanzate, volte a determinare la tipologia e la quantità dei glicerofosfolipidi in essi contenuti.

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