Agrobiodiversità

Confronto del comportamento adattativo produttivo di 202 cultivar di mandorlo allevate in asciutto

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Agrobiodiversità

Una delle possibili strategie per rendere più efficiente l’uso delle riserve idriche è la conoscenza e l’utilizzo dei meccanismi di resistenza alla siccità da parte delle piante.

In questo lavoro proposto dal CREA-AA di Bari si riportano i risultati di sette anni di osservazioni sui principali parametri bioagronomici di cultivar di origine italiana e straniera, nonché di nuove accessioni allevate in asciutto presso l’azienda sperimentale “La Piantata” del CREA-AA, sita in agro di Bitetto.

Per il periodo 2006-2012 sono state analizzate 202 cultivar suddivise tra quelle di origine italiana, straniera e nuove accessioni. Su ogni cultivar e su ogni pianta sono stati effettuati i rilievi dei principali parametri produttivi e carpologici con l’obiettivo di rilevare e confrontare la capacità di adattamento delle diverse cultivar in condizioni di aridocoltura.

In generale, nel settennio di studio e nell’ambiente di prova, è emersa una risposta produttiva inferiore delle varietà introdotte da ambienti diversi rispetto alle cultivar di origine italiana, probabilmente causata da una minore capacità di adattamento alle condizioni di allevamento in asciutto. Interessante è il comportamento delle nuove costituzioni, a volte più performanti rispetto alle cultivar di origine autoctona.

Alla luce dei risultati ottenuti, il lavoro sottolinea l’importanza, al momento della realizzazione di un impianto, soprattutto se in asciutto, di un’appropriata scelta varietale che valuti attentamente anche il Paese di origine delle cultivar.

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