Il giorno della festa patronale tutta la comunità di San Marzano di San Giuseppe, piccolo comune in provincia di Taranto, rivive una tradizione secolare e dal fascino raro.
Sono trascorsi ben 156 anni dal 7 settembre 1866, giorno nel quale il sindaco di San Marzano, Francesco Cavallo, deliberò che al nome del paese fosse aggiunto il suffisso “San Giuseppe” consacrando con questo atto la volontà unanime dei concittadini che tributavano al Santo solenni festeggiamenti con una venerazione antichissima.
Il lieto appuntamento torna puntuale a richiamare ogni anno una vasta platea di devoti e turisti che trovano, in questo centro, una meta di particolare interesse sotto l’aspetto religioso, sociale e culturale. I festeggiamenti si esprimono essenzialmente con riti devozionali, come la processione della legna, la benedizione del pane di San Giuseppe e l’esposizione delle Tavole (mattre), e non mancano quelli civili, curati direttamente dal comitato feste patronali. A raccontarli in questo piccolo video contributo sono direttamente alcuni abitanti sanmarzanesi, testimoni del legame filiale che li unisce al loro Santo patrono.
San Marzano di San Giuseppe si scopre essere un centro unico in tutta la provincia tarantina, e non solo, anche per la presenza della più folta e vivace comunità arbëreshë d’Italia (in Puglia ne sono presenti soltanto altre due nella provincia di Foggia, a Casalvecchio di Puglia e Chieuti). Si tratta di una minoranza linguistica che fa parte del Sistema Linguistico Albanese, parlato da circa 6 milioni di persone nel mondo, la metà delle quali risiedono in Albania. In Italia si contano circa 80.000 persone capaci di parlare la variante albanese italiana, chiamata appunto Arbëreshë, e le comunità linguistiche sono sparse tra Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
Grazie all’impegno di studiosi e associazioni locali, il recupero di tradizioni, usi e costumi prosegue nell’intento di salvaguardare e tramandare tale patrimonio culturale. Tutto ormai fa parte dell’identità di questo popolo, unico e straordinario, e di questa terra, dove il tempo scorre lento e lascia ricordi indelebili.
Video a cura di: Antonella Epicoco.