Progetti integrati per la biodiversità

Valorizzazione della biodiversità per la gestione dell'infezione di Tomato Leaf Curl New Delhi Virus in Cucurbitacee

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Progetti integrati per la biodiversità

In Italia, il Tomato Leaf Curl New Delhi Virus (ToLCNDV) è stato ritrovato in coltivazioni di zucchino; nello specifico, nel 2015 è stato segnalato il suo primo ritrovamento in Sicilia, nel 2016 in Campania, Lazio e Sardegna e nel 2017 in Calabria. Il primo ritrovamento di ToLCNDV in Puglia risale al 2018 in campi commerciali di zucchino sulla costa ionica a confine tra Puglia e Basilicata (Trisciuzzi et al., 2018). La diffusione rapida del virus nell’areale mediterraneo e la presenza sempre più frequente del vettore impongono l’adozione urgente di misure di contenimento. Un approccio sostenibile ricade nell’impianto di cultivar resistenti e/o nell’innestare le varietà commerciali suscettibili su ecotipi locali tolleranti al virus.  Di fatto, oltre alla valorizzazione della biodiversità, tale studio è in linea con il Piano italiano di ripresa e resilienza (RRP, Italy’s Recovery and Resilience Plan) e con gli obiettivi ambientali europei e nazionali nel campo della sostenibilità e biodiversità in agricoltura. 

In questo contributo presentiamo alcuni risultati preliminari su indagini molecolari della promettente combinazione di innesto Cucumis melo cv Retato standard F1 / C. melo cv Barattiere in un time course di 9, 11, 15, 21 e 25 giorni dall’inoculazione (dpi) di ToLCNDV-Le e saggio biologico condotto con due ceppi virali dello stesso virus, di cui quello locale ricombinante nella regione pathogenesis-related AC1-AC4 del genoma virale vs ToLCNDV-ES non ricombinante.


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