La Puglia ospita molte varietà locali di carciofo, ma spesso questa biodiversità si trova minacciata da un'enorme quantità di infezioni virali contro le quali non sono disponibili misure di controllo efficaci.
Per evitare un’importante perdita di biodiversità, un protocollo di risanamento basato sulla combinazione di coltura in vitro di apici meristematici e termoterapia ha, con successo, prodotto germoplasma di carciofo esente da virus.
Il miglioramento qualitativo e quantitativo dei carciofi risanati ha favorito la richiesta da parte degli agricoltori per l’insediamento in campo di nuove piantagioni di carciofo.
In questo contributo presentiamo alcuni risultati su indagini eseguite su piante risanate e non risanate di ‘Brindisino’, varietà del tipo Catanese, il più diffuso in Puglia.
