Nell'ambito della VIII edizione della Settimana della Biodiversità Pugliese, nel pomeriggio di venerdì 9 maggio, l’Aula Consiliare del Comune di Canosa ha ospitato il convegno “Terrizuolo: dal recupero del vitigno storico canosino al riconoscimento come PAT”, patrocinato da Regione Puglia e Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Un evento dedicato alla riscoperta del vitigno autoctono “Terrizuolo”, oggi riconosciuto tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), simbolo autentico di biodiversità e identità.
Ha moderato l’incontro l’Assessora alla Cultura Cristina Saccinto, conducendo i presenti in un viaggio tra memoria e futuro. L’europarlamentare Francesco Ventola ha aperto i lavori, sottolineando il valore della politica agricola per le nuove generazioni. La Vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Puglia, Tonia Spina, ha elogiato l’impegno della Consigliera Comunale Antonia Sinesi, che ha guidato il percorso verso il riconoscimento.
La Dirigente Brigida Caporale dell’IISS “Einaudi” ha raccontato il progetto di reimpianto delle barbatelle dell’antico vitigno presso l’istituto, grazie a un protocollo con il Comune. Con lei, i docenti Francesco Balestrucci e Rachele Sardaro, impegnati a trasmettere il valore della biodiversità. L’imprenditore Antonio Facciolongo ha ricordato la donazione delle marze dell’ultima spalliera del vitigno. Il prof. Pierfederico La Notte, coordinatore scientifico del progetto sul germoplasma viticolo pugliese, ha descritto l’iter per l’iscrizione ufficiale.
Hanno portato il loro contributo Gianluigi Cardone (CIHEAM Bari – Progetto RE.GE.VI.P), e i docenti Valentina Squadrito e Pierluca Tondo dell’Istituto “G.B. Cerletti” di Conegliano Veneto. Il maestro Giuseppe Di Nunno ha riportato alla luce il nome storico del vitigno, mentre Bartolo Carbone ha tracciato un parallelismo fra le colline di Canosa e Conegliano.
A chiudere, il Consigliere Vincenzo Gallo, con la proposta di valorizzazione dell’area Castello, e la Consigliera con delega all’Agricoltura Lucia Masciulli, che ha reso omaggio agli agricoltori, custodi della biodiversità.
L'evento è stato anche raccontato da emittenti televisive locali come Telenorba, Tele Dehon, Antenna Sud e dal Tg3.