Agrobiodiversità

«Le parole del cibo», parola n° 3: limite (24 maggio)

Condividi questo articolo:
Agrobiodiversità, Scuole

«Oggi produrre cibo - la varietà, il metodo, la quantità - non è affatto una scelta neutrale. Il sistema alimentare globale è dominato da poche multinazionali, che influenzano interi settori, dalla ricerca scientifica al rispetto dei diritti umani e ambientali. Eppure riflettere di cibo e del rapporto tra cibo e potere obbliga a riflettere sul concetto di limite, in contrapposizione all’eterna ambizione dell’uomo ad abbattere qualsiasi barriera per raggiungere i suoi scopi e realizzare, così, il progresso. Ma qual è il limite oltre il quale non si può andare? E chi è che decide per noi cosa mangiamo? Perché per una mela presente sullo scaffale scartiamo centinaia di varietà antiche?».

Con la parola “limite” si conclude «Le parole del cibo», la rassegna organizzata dal Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’associazione Terra! nell’ambito della VII edizione della Settimana della Biodiversità Pugliese.

Intervengono per l’ultimo talk:

Francesca Malaguti (moderatrice): giornalista Rai. Ha lavorato tanti anni in radio, a Rai Radio 1. Ha condotto programmi come Menabò e Green Zone, dove ha affrontato i temi della sostenibilità ambientale e alimentare. Oggi lavora al Tg3.

Fabio Ciconte: direttore dell’associazione ambientalista Terra!, scrittore ed esperto di agricoltura e filiere alimentari. Impegnato da anni in battaglie ambientali e sociali, ha realizzato diverse inchieste e pubblicazioni. Collabora con il quotidiano Domani. Per Laterza è autore di Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo (con Stefano Liberti, 2019), Fragole d’inverno. Perché saper scegliere cosa mangiamo salverà il pianeta (e il clima) (2020), Chi possiede i frutti della terra (2022), L'ipocrisia dell'abbondanza. Perché non compreremo più cibo a basso costo (2023). Per la trasmissione tv di Rai Tre Geo cura la rubrica “Dal campo alla tavola”.

Irene Canfora: professoressa ordinaria di Diritto agrario nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dove insegna Diritto agroalimentare e Diritto dei mercati agroalimentari, per i corsi di Laurea in Giurisprudenza; Diritto agroambientale e dello sviluppo sostenibile nel corso di Laurea magistrale in Diritto dello Sviluppo Sostenibile; Istituzioni di Diritto privato nel corso di Laurea triennale Consulente del lavoro e operatore di impresa. Fa parte del Comitato direttivo della rivista “Diritto Agroalimentare” (Giuffrè Lefebvre), della Direzione scientifica della rivista online “Diritto e Giurisprudenza Agraria Alimentare e dell'ambiente”, del Comitato di direzione della rivista “Agricoltura Istituzioni Mercati” (Franco Angeli) e del Comitato editoriale della “Rivista di Diritto Agrario” (Editoriale Scientifica).

Piero Martin: professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Padova, attualmente distaccato presso il Centro Interdisciplinare “B. Segre” dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Studia la fusione quale sorgente di energia. Scrive per “La Stampa” e “lavoce.info” e ha vinto il Premio Fiuggi Scienza. È autore, tra gli altri libri, di Storie di errori memorabili (Laterza, 2024).

L’appuntamento è fissato per venerdì 24 maggio, a partire dalle ore 18:30, nella Sala Alessandro Leogrande (Centro Polifunzionale Studenti, ex-Palazzo della Posta Centrale - P.zza Cesare Battisti, Bari) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Per maggiori info: info@settimanabiodiversitapugliese.it.


Leggi anche: