Foreste, Paesaggio e Ambiente

La tutela dal basso del territorio e della biodiversità. Il caso di Monteferraro Bosco Bene Comune

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Foreste, Paesaggio e Ambiente, Agrobiodiversità

«Il Bosco di Monteferraro è stato un sogno necessario» afferma Giovanni Signorile, etnobotanico dell’Associazione Rizomi che ha lanciato una campagna di crowdfunding per l’acquisto collettivo di un bosco di 65 ettari.

Accade in provincia di Bari, tra Conversano e Turi. Circa 350 “visionari”, tra privati cittadini e associazioni, decidono di sposare l’iniziativa e di diventare non-proprietari di Monteferraro Bosco Bene Comune. Così quell’area devastata dall'agroindustria torna a respirare con le sue specie di mammiferi, rettili, anfibi e lepidotteri ormai introvabili altrove. E poi le tantissime orchidee selvatiche, il Gigaro pugliese, i muschi e il grande fragno, il cosiddetto “Alberone” censito tra gli Alberi Monumentali della Regione Puglia, eletto simbolo e custode dell’area.

Il Bosco Monteferraro è terra da restituire alla terra e al futuro. In appena due anni di lavoro, l’associazione ha già raccolto circa 40.000 euro attraverso uno slogan e un semplice messaggio Whatsapp: “Vuoi diventare NON proprietario di un Bosco Bene Comune?”

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